Consigli

Questa sezione nasce con l’obiettivo di fornire consigli e supportare sia le persone che mostrano le prime avvisaglie di declino delle funzioni cognitive sia tutti coloro che si occupano di persone con vari tipi di demenza, i caregiver.  

Le persone che mostrano i primi sintomi di declino cognitivo hanno bisogno di essere informate ed educate su come preservare la memoria.
In questo contesto l’aspetto della prevenzione è fondamentale e non va sottovalutato. E’ necessario seguire una alimentazione equilibrata, iniziare a muoversi svolgendo regolare attività motoria, stare insieme alle persone care, socializzare e infine allenare la mente con giochi di logica, quiz

Pensiamo che sia importante fornire indicazioni e piccole linee guida ai caregiver sia sul piano organizzativo che su quello emotivo. In quest’ultimo ambito, depressione, stress, ansia, angoscia sono solo alcune reazioni possibili di fronte alla malattia, che viene vissuta dal caregiver come un’esperienza di perdita. Uno dei problemi più rilevanti consiste proprio nella difficoltà di riconoscimento reciproco: il familiare non riconosce la persona di sempre e il paziente a sua volta, con il progredire della malattia, non riconosce più i familiari e l’ambiente circostante. 
Sul piano organizzativo, il caregiver deve dotarsi di due caratteristiche principali: flessibilità e adattamento. Il caregiver deve infatti organizzare la sua giornata in funzione del paziente cercando di creare e mantenere delle abitudini fisse relative alle attività che si intendono svolgere.
Sono molte le variabili che influiscono sullo stato di stress del caregiver, per questo chiedere aiuto a centri specializzati e associazioni può risultare molto utile per trovare soluzioni pratiche, ma anche per condividere questo tipo di esperienza. Scopri la mappa dei servizi.

Fondamentale supporto in tutte le fasi del declino cognitivo è il medico che oltre ad essere un professionista della salute, è una persona che saprà consigliarvi standovi vicino nei momenti di bisogno.

ASCOLTA LA CANZONE

Non ricordo” di Momo

“Non ricordo, non ricordo, non ricordo se era sera.
Non ricordo, non ricordo, non ricordo una preghiera.
Non mi chiedere il mio nome e neppure se ho mangiato…”

Bibliografia
Manuali per i caregiver di persone affette da Malattia di Alzheimer, Che cos’è la demenza, I fiori d’autunno, Azienda di servizi alla persona, Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia, Istituto di Cura Santa Margherita

Le informazioni contenute in questa pagina hanno il solo scopo di far conoscere al consumatore alcuni aspetti del problema trattato e non sostituiscono il parere del medico.

Approfondimenti

Film Consigliati

“Ella e John” di Paolo Virzì del 2017 
Un film che ha il coraggio di parlare della vecchiaia, della malattia, della perdita dell’autosufficienza, e riesce a farlo senza indulgere nella retorica più patetica, senza rinunciare mai a una lettura acuta e consapevole dell'animo umano.

“Still Alice” di Richard Glatzer e Wash Westmoreland del 2016
Alice Howland insegna alla Columbia University, ha una solida famiglia composta dal marito chimico e tre figli: Anna, Tom e Lydia. Ad un certo punto qualcosa comincia a cambiare, dapprima qualche dimenticanza ed in seguito veri e propri momenti di "vuoto" durante i quali Alice non riconosce il posto in cui si trova. Dopo alcuni accertamenti medici, le viene diagnosticata una forma presenile di Alzheimer di matrice genetica. Tutte le sue certezze crollano.

“Una sconfinata giovinezza” di Pupi Avati del 2010
Protagonista è il tempo, il rapporto tra passato e presente, l’amore e i rapporti umani.

“The Iron Lady” di  Phyllida Lloyd del 2011
La storia è raccontata attraverso i ricordi di una protagonista anziana e affetta da demenza, che spesso si trova a interagire e comunicare con il marito defunto.

“Away From Her – Lontano da lei” di Sarah Polley del 2006
E’ la storia di una coppia sposata da moltissimi anni, che per molto tempo è andata avanti con i propri ritmi, le proprie abitudini, il proprio linguaggio privato. Gli equilibri tra la coppia si sfaldano quando lei viene colpita dal morbo di Alzheimer.

“Le pagine della nostra vita” - The Notebook di Nick Cassavetes del 2005
E’ un diario che un uomo anziano legge quotidianamente alla moglie, affetta da demenza senile. 

“Iris – Un amore vero” di Richard Eyre del 2001
Un racconto lungo una vita, tra passato e presente, sentimento e amore come collante di una vita che si rifiuta di lasciarti andare. 

Libri Consigliati

Silvia Roncaglia, Desideria Guicciardini, Facciamo che eravamo, 2017
Un rapporto di profondo affetto e complicità lega nonno Aldo e Paolino. Il nonno accompagna tutti i giorni il nipotino ai giardini e ha inventato per lui il gioco del “facciamo che eravamo.”... Purtroppo, un giorno, il nonno mostra improvvisi vuoti di memoria, perdita di ricordi, confusione... e tutto cambia anche per Paolino. 

Flavio Pagano, Infinito Presente, 2017
La storia vera di un'anziana madre che si sta ammalando di Alzheimer e che, prima della fine, cerca di trasmettere ai propri cari «il segreto della vita».

Michele Farina, Quando andiamo a casa? Mia madre e il mio viaggio per comprendere l'Alzheimer. Un ricordo alla volta, 2015
Ha visto sua madre allontanarsi pian piano, inabissarsi fino a divenire quasi irraggiungibile. L'Alzheimer l'ha svuotata "con il cucchiaino dell'uovo alla coque", portandola via un po' alla volta ben prima del suo ultimo giorno. Come trovare un senso a un'esperienza del genere?

Jorn Klare, Il Giorno in cui Mia Madre Non Riuscì Più a Trovare la Cucina, 2015
Lo scrittore racconta la sua esperienza con la madre affetta da demenza alternando voci diverse e appartenenti a diversi momenti: i suoi pensieri su una realtà, certamente per lui inedita, faticosa, ma non priva di squarci di luce; i ricordi della madre, registrati prima che si ammalasse.

Francesca Frangipane, La vita dimenticata. Storie d’Alzheimer e di altre demenze con prefazione di Marco Trabucchi
L'autrice riesce a tratteggiare i vari volti di una malattia che stravolge i ricordi di una vita e l'identità di una persona. Identità che, nonostante tutto, traspare in ognuno degli undici racconti in cui vivono altrettanti personaggi. È il medico che risponde ad un'esigenza derivante dalle esperienze non solo professionali ma anche umane.

Vincenzo Di Mattia, Quando amore non mi riconoscerai, 2014
E’ una storia vera di tenerezza e amore, sacrificio e dolore. Un diario che lo scrittore Vincenzo di Mattia ha scritto con il sostegno della figlia Francesca per raccontare la malattia di Alzheimer che ha rubato loro l’amatissima moglie e madre Silvana.

Wilma Primucci Mondaini, Prima che scenda il buio. Il Sipario sull’Alzheimer, 2013
Come nella malattia di Alzheimer, nel racconto passato e presente si confondono. La malattia di Ottorino e alcuni felici avvenimenti danno senso al presente a dispetto dell'Alzheimer che continua "a cancellare quella che era stata la sua vita" e invadere "inesorabilmente il suo futuro". 

Giovanna Venturino, Il tuo mare di nulla. La mia mamma e l'Alzheimer, 2012
E’ una malattia terribile che sottrae all'uomo la sua memoria, e quindi la sua identità. E’ il racconto toccante di una figlia che si trova a fronteggiare la malattia della madre e che vuole confortare quanti si trovano nella stessa situazione. 

Mordecai Richler, La versione di Barney, 1997
Barney Panofsky è un ricco ebreo canadese che decide di scrivere un’autobiografia per dare la sua "versione" dei fatti che hanno portato alla morte del suo amico Bernard "Boogie" Moscovitch. Nel corso della stesura delle sue memorie tuttavia i ricordi di Barney diventano via via confusi: gli episodi del suo passato si intrecciano indissolubilmente con gli avvenimenti del suo presente. Le memorie di Barney vengono poi pubblicate postume dal figlio Michael che spiegherà i motivi dei vuoti di memoria del padre: era affetto dalla malattia di Alzheimer.